domenica 6 maggio 2012

Un Tex di maniera e un Tex genuino

Disegno di E.R.Garcia Seijas
Che cosa differenzia un Tex di maniera da uno genuino? L'eccesso di stereotipi texiani, il calcare la mano su di essi per essere sicuri di creare una classica storia di Tex. Ma in realtà, questa si poggia su un equilibrio di ingredienti ben precisi, che non sono solo il coraggio e la durezza del ranger o i suoi celebri modi di dire. E' quasi didattico leggere le ultime due avventure di Tex pubblicate sulla serie mensile. La prima è scritta da Tito Faraci e disegnata dai gemelli Gianluca & Raul Cestaro. La seconda (non ancora conclusa) è figlia della creatività di Mauro Boselli e delle matite di Ernesto R. Garcia Seijas.

Disegno di Gianluca & Raul Cestaro  
Leggendo la storia di Faraci, che vede un Tex in solitaria, mi ero abbastanza appassionato. Merito della trama ben costruita, dei vari personaggi di contorno e dei dinamici disegni. Un ranger con un nemico molto duro, Jack Torrent, sottolineato nei suoi tratti quasi mesfistofelici e dagli occhi di ghiaccio. Al quale Tex ribatte con un volto altrettanto tirato e aggressivo. Alla fine della lettura ero rimasto però insoddisfatto: mancava qualcosa, ma non capivo bene cosa.
Son passato poi agli albi della coppia Boselli-Seijas e ho capito. Tex e i suoi pards sono disegnati con tratto pieno e in una notevole varietà di espressioni: sono vivi, e non sono dei robot. Lo stesso vale per gli altri personaggi, buoni e cattivi. Il disegno ti accarezza senza aggredirti come quello della storia precedente.
Jack Torrent: disegno di Gianluca & Raul Cestaro
I chiaro-scuro delle scene notturne e i combattimenti sono esemplari. La storia poi è, fino al secondo albo, molto ben orchestrata e, caratteristica dell'autore milanese, corale. Tex si distingue per le sue solite qualità ma non "uccide" gli altri personaggi. E' chiaro che quando agisce in solitaria non ci sono i pards che equilibrano un po' le sue azioni, ma nella trama di Faraci le capacità del ranger sono troppo calcate, al punto da essere trasmesse in modo quasi taumaturgico ai suoi compagni di viaggio, che diventano coraggiosi oltre un livello accettabile di realismo. La credibilità dei caratteri dei personaggi comprimari è un po' vacillante, quindi. Così non è nell'avventura boselliana, in cui i rurales, gli indiani e i cattivi sono tutti realisticamente definiti. Prendete il tenente Castillo dei rurales o il trafficante di schiavi Riago: non c'è una stonatura nei loro personaggi e i disegni li rendono al meglio, soprattutto nel caso del furfante, le cui espressioni del volto, durante l'interrogatorio-racconto alla fine del secondo albo, sono rese ottimamente.
Disegno di E.R.Garcia Seijas
Riago: disegno di E.R.Garcia Seijas

E poi Seijas disegna degli straordinari Tiger Jack e Kit Carson....


Disegno di E.R.Garcia Seijas
Disegno di E.R.Garcia Seijas

2 commenti:

  1. Un nuovo Tex di Garcia Seijas, devo prenderlo.
    Capisco benissimo quello che vuoi dire col post (e condivido) ma neanche i Cestaro i sembrano male. Forse è solo un caso ma ci vedo un po' di Bernet.

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    1. I cestaro sono bravi, mi piace il loro stile alla Bernet in effetti, hai ragione.

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