venerdì 3 novembre 2017

Il West di Renzo Calegari


Ci sono alcuni disegnatori di fumetti, pochi a dir la verità, per i quali i testi, dialoghi o didascalie che siano, sono superflui. Le loro vignette, le loro tavole parlano da sole, raccontano, narrano per immagini. Renzo Calegari era uno di questi. Oggi si è spento il disegnatore italiano di fumetti che più di tutti gli altri rappresentava il West. E non solo perché il suo nome è legato per sempre, insieme a quello di Gino D'Antonio, a quell'impareggiabile serie a fumetti che risponde al nome di Storia del West. Fu su queste tavole che, ancora ragazzino, scoprii il suo tratto, i suoi neri intensi, le sue ombre che rappresentavano l'essenza del West.
Calegari fu uno dei maestri cui si ispirarono tutti i più grandi successivi interpreti del genere, da Ivo Milazzo a Pasquale Frisenda. Da una parte il suo linguaggio cinematografico, i cambi di scena e di prospettiva, le vignette scontornate riuscivano ad imprimere alla storia la classicità e l'epicità di un film di John Ford. Dall'altra le ombreggiature sui volti e sui corpi dei personaggi conferivano loro la vita, avvicinandoli al lettore nel loro realismo. Fu poi su Welcome to Springville che lo ritrovai protagonista di un'opera scritta da Giancarlo Berardi, in cui le sue tavole raccontano in tante short stories le vicende di altrettanti uomini che hanno colonizzato la frontiera ma che non riescono ad adattarsi alla civiltà urbana, metafora di un'epoca che sta tramontando.
Calegari sapeva trasmettere l'essenza del West catapultando il lettore dentro la scena, facendogli ascoltare gli zoccoli dei cavalli al galoppo o annusare l'odore della polvere da sparo. I suoi disegni ti fanno emozionare perché tu sei lì accanto ai personaggi. E questo lo sanno fare solo i grandi artisti.



1 commento:

  1. Non amo molto il genere western che non sia film, anzi non amo il western che dipinge i pellirosse come "cattivi" e capaci esclusivamente di atti atroci senza raccontare, in parallelo, cosa hanno fatto i conquistatori europei approdando in America... Infatti quei pochi Zagor che ho mirano sempre a rivendicare i diritti di una qualche tribù che un potente latifondista o l'esercito stanno per piegare... In Mister No, che non è western, spesso Jerry prende le parti degli indigeni amazzonici, e mica sempre uscendone vincitore.

    Non ho letto fumetti di questo autore, ma confermo che ci sono Autori capaci di raccontare (ed emozionare) soltanto per immagini: un primo piano talvolta vale più di cento parole circa uno stato emotivo...

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